Fumo bianco dalla bocca, respira lenta,
nascosta in una macchia nera, incappucciata.
Mi segue, sempre, di giorno attaccata all'ombra,
svanisce nel cercarla, rapida ritorna,
la sua presenza è ovunque, di notte impera.
Si espande il suo dominio nel silenzio.
La senti, audace dietro la porta crescere,
graffiare allo spegnersi della luce,
dagli angoli del soffitto scivolare, convergere
e conquistare l'intera pancia, risalire
alla gola e nel cuore urlare
la sua quotidiana vittoria.
Oltre non può andare,
i cimiteri troppo la conoscono
per farsi nuovamente ingannare, la vita
mascherata da morte l'hanno scontata,
baciata sulle labbra alla luce
aperta delle spiagge, al caldo sotto le stelle,
amata, spogliata dai desideri,
ne hanno contato i nei della pelle, col dito
unito i punti, tracciate senza paura le rotte
nei mari di silenzio, e si sono arresi.
Nel vuoto, un'intuizione, ha fermato tutto.
Il respiro rallentato, è diventato spazio
inaccessibile per la nostra confusione, lì
nel bianco alito della coscienza, tutti
l'abbiamo vista in volto, specchiati
nel presente, abbiamo sentito il rintocco
identico, della mezzanotte e del mezzogiorno,
assieme, in una sola mente.
Posted 17.11.2009
It breathes slowly, white mist at the mouth,
hidden in a dark spot,
hooded.
It follows me, always, at daytime attached
to the shadow, it vanishes
when I look for it, then quickly returns,
its presence is everywhere, at night
it reigns supreme.
Its dominion expands in the silence.
You feel it, growing behind the door, audacious,
starting to scratch when the light goes out,
gliding in from the corners of the ceiling, converging
and conquering the whole belly, rising
to the throat, and in the heart
declaiming its daily victory.
Further it can’t go,
the graveyards know it too well
to be fooled again, they have expiated life
disguised as death,
kissed it on the lips in the open light
of beaches, in the warm air beneath the stars,
loved it, stripped it of desires,
they have counted the moles on its skin, have
connected the points with their finger, have
without fear traced the routes in the seas
of silence, and have surrendered.
In the emptiness, an intuition has stopped everything.
The slowed down breath became space,
inaccessible to our confusion, there
in the white breath of consciousness
we all have looked into its face, mirrored
in the present, we have felt the identical touch
of midnight and noon
together, in one mind.
Translation by Bhikkhu Abhinando