Parlo all'acqua


Parlo all'acqua,
non la tocco, non disegno
lettere sulla sua superficie,
ma le sussurro pensieri, per ore.
Non le parlo con la rabbia
di chi ha sempre sete,
impaurita si contorcerebbe!,
che le sue molecole sono facili
ad agitarsi, assumere forme
deformate, e disperdersi
in disarmonica confusione.
Le parlo d'amore.
Trasformo lei, la sua morbida fisica
in geometriche figure regolari,
ripetute simmetrie trasparenti
di cristalli distillati,
che riflettono la fluida luce.
Spero che mai sappia
intuire un mio segreto, quando
con slanci giovanili sfidavamo
le nostre superstizioni, proponendoci
di urinare nell'acqua santa.
Non lo facemmo,
non ricordo il perché,
ma so che sembrava naturale
amare
gli amici e le belle donne
sui prati e nelle piazze
anziché parlare alle molecole
sconosciute,
in una stanza da solo
con davanti una bottiglia di plastica
piena d'acqua, sigillata al tempo.



Posted 17.11.2009

I talk to the water


I talk to the water,
I don’t touch it, I don’t write
letters on its surface,
I whisper thoughts to it, for hours.
I don’t talk to it with the rage
of one who is always thirsty,
frightened, it would contort itself!,
because its molecules easily
get upset, assume deformed
patterns, and disperse
in disharmonious confusion.
I talk to it of love.
I transform it, its soft body
into regular, geometrical figures,
repetitive, transparent symmetries
of distilled crystals
that reflect the flowing light.
I hope it will never guess
one of my secrets, when
with youthful zest we challenged
our superstitions, plotting
to urinate into holy water.
We never did,
I don’t remember the reason,
but I know that it seemed natural
to love
my friends and the beautiful women
in the fields and on the town squares,
rather than to talk to unknown
molecules
alone in a room,
with a plastic bottle in front of me,
full of water, sealed to time.


Translation by Bhikkhu Abhinando


Posted: Tue 17 Nov, 2009